SINERGIE DI SOSTENIBILITA’ IN FVG – MARTEDI’ 6 OTTOBRE 2020 ore 15

Agrifood FVG ha organizzato un appuntamento in streaming per raccontare l’interpretazione del concetto ” SOSTENIBILITA’ ” in Regione.
Durante questo speciale webcaffè parteciperemo attivamente con un intervento dell’avv. Pietro Tonchia su come il concetto di Sostenibilità e dei suoi tre pilastri ESG possa trovare concretezza nelle politiche e strategie delle aziende.

Parteciperanno diversi enti e società del territorio: il Banco Alimentare FVG, AnimaImpresa, la startup E-frame, la catena di distribuzione Despar (Aspiag Service srl), la Roncadin Spa

Migliora la tua città con il Legal Design

Mozziconi a Terra: cambiare abitUdine è naturale

nell’ambito del progetto

Legal Design: Dal Concetto all’Oggetto

Progettare il “Legal” rendendolo accessibile

Venerdì 25 settembre 2020 alle ore 15.00, Legalnext ripropone l’evento già inserito nella manifestazione di Udine Design Week e dedicato al #legaldesign come strumento per contribuire al miglioramento delle condizioni della propria città. L’evento è libero ma a numero chiuso, pertanto per partecipare è necessario inviare richiesta via mail a info@legalnext.it.

Invito evento 25 9 20

Business Continuity: strumenti di autovalutazione per le aziende

STRUMENTI


Strategie di Business Continuity


24 apr 2020

di avv. Pietro Tonchia – Legalnext Founder


Questo momento di crisi obbliga le aziende a gestire diverse situazioni di emergenza e a ripensare il proprio modello di business, con servizi appositi che possano anche contribuire a dare impulso a nuove opportunità con una visione innovativa ed un approccio unitario e strategico alle soluzioni.
Ecco le tematiche che riteniamo rilevanti per affrontare i problemi contingenti e avviare i cambiamenti necessari allo sviluppo delle imprese.

Strumenti commerciali
E-commerce
Delivery
Sostenibilità e tracciabilità prodotti
Gestione dei dipendenti
Obblighi per la tutela della salute
Smart working
Formazione continua
Gestione dei dati aziendali
Sicurezza delle informazioni e proprietà intellettuale
Privacy e gestione database
Marketing e lead generation
Marketing e comunicazione
Reputazione aziendale
Sostenibilità come asset strategico
Fiducia ed engagement stakeholders
Contratti e inadempimenti
Banca e finanza
Clienti e fornitori
ICT, cloud e piattaforme web
Legalnext ha predisposto, a titolo gratuito, un breve questionario che aiuterà ad analizzare in autonomia la situazione della Vostra azienda in relazione alle tematiche di cui sopra.
Alleghiamo la documentazione e rimaniamo a disposizione per ulteriori approfondimenti.
a href=”https://www.legalnext.it/wp-content/uploads/2020/06/2020-04-24-QUESTIONARIO-business-continuity.pdf”>2020 04 24 QUESTIONARIO business continuity

L’approfondimento: Newsletter Covid 19

L’APPROFONDIMENTO

6 apr 2020

di avv. Pietro Tonchia – Legalnext Founder

Aziende autorizzate al lavoro: gli obblighi per il contrasto e il contenimento del Covid-19

 

Il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del 14 marzo 2020 ha previsto che le aziende autorizzate al proseguimento dell’attività debbano:
1. rilevare la temperatura e far sottoscrivere una autodichiarazione agli interessati sui contatti avuti, sia con riferimento ai dipendenti, sia ad eventuali terzi che accedono ai locali;
2. Consegnare una Informativa estesa sul trattamento dei dati personali;
3. Predisporre un avviso riguardante sia le misure di sicurezza predisposte secondo il Protocollo 14.3.20, il cui contenuto andrà verificato in base alle misure in concreto adottate;
4. Designare il soggetto autorizzato al trattamento dei dati raccolti in base al Protocollo.
Tali documenti andranno opportunamente conservati per eventuali futuri controlli.

Export: attestazione che documenta le condizioni di forza maggiore (Circolare n. 0088612 del 25 marzo 2020)

Il Ministero dello sviluppo economico (MISE) ha previsto la possibilità, per le imprese che dovessero avere necessità di rappresentare alle controparti estere impedimenti nell’esecuzione di obblighi contrattuali a causa dell’emergenza sanitaria legata al COVID-19, di ottenere dalla Camera di Commercio un’apposita attestazione che documenti le condizioni di forza maggiore (Circolare n. 0088612 del 25 marzo 2020).
Tale possibilità nasce dal fatto che le clausole presenti in molti contratti di fornitura comportano la necessità di produrre tali attestazioni per poter invocare la forza maggiore e far fronte all’inadempimento delle obbligazioni.
Su richiesta dell’impresa, quindi, quale documento a supporto del commercio internazionale, le Camere di commercio possono rilasciare dichiarazioni anche in lingua inglese sullo stato di emergenza.
Con le predette dichiarazioni le Camere di commercio potranno attestare di aver ricevuto, dall’impresa richiedente il documento, una dichiarazione in cui, facendo riferimento alle restrizioni disposte dalle Autorità di governo e allo stato di emergenza in atto, l’impresa medesima afferma di non aver potuto assolvere nei tempi agli obblighi contrattuali precedentemente assunti per motivi imprevedibili e indipendenti dalla volontà e capacità aziendale.

Legal Design: un nuovo modo di comunicare

Il Legal Design: un nuovo strumento per una comunicazione efficace

03 sett 2019

di avv. Paola Fattori – Legalnext Founder

Abstract: Il Legal Design è una soluzione creativa alla problematica della trasparenza, chiarezza, comprensibilità dei testi a contenuto normativo, con ampie possibilità applicative. Nasce da un contesto di ricerca multidisciplinare con il primario obiettivo di porre l’utente finale al centro del progetto.

Tempo di lettura stimato: 3 minuti

“Nessuno mi legge! Nessuno mi comprende!”

Se potessero parlare, questo sarebbe il messaggio che manderebbero, con un pizzico di enfasi, molti testi a contenuto normativo quotidianamente presenti nelle realtà aziendali o diretti ai privati cittadini.
In generale, la redazione di documenti contenenti regole o, con specifico riferimento all’ambito contrattuale, clausole, prevede l’utilizzo di testi formulati in modo articolato e complesso.
Non si ammettono concessioni ai lettori: nessuna immagine esplicativa, ma solo isolati “approdi”, quali la suddivisione del testo in capitoli, paragrafi e articoli, l’utilizzo di titoli e rubriche o l’applicazione di sottolineature e cambi di carattere.
Dunque, il testo risultante da puntuali revisioni linguistiche e da una meticolosa opera di confezionamento in forma ben “giustificata”, costringe in realtà l’occhio e la mente del lettore ad uno sforzo non indifferente di analisi, interpretazione e comprensione.
Basti pensare alle condizioni generali (e speciali) dei contratti stipulati, anche on-line, dai consumatori o ad un’informativa sul trattamento dei dati personali o ancora a tutti i casi in cui determinati documenti siano rivolti a soggetti che hanno l’obbligo di porre immediatamente e correttamente in pratica determinate regole, ad esempio nell’ambito della sicurezza sul lavoro.
Qui infatti giungono chiare e forti le voci dei destinatari dell’oscuro e “incriminato” documento, lettori che più o meno lamentano:

“E’ impossibile da leggere! Non si capisce!”

Ci sono margini di miglioramento, almeno in qualche settore e nei confronti di determinate categorie di destinatari?

Buone notizie: sì!

Ormai da molti anni si sta cercando una soluzione creativa alla problematica della trasparenza, chiarezza, comprensibilità dei testi a contenuto normativo, già a partire dalla loro ideazione e, per così dire, progettazione, secondo una logica di approccio già fatta propria dal c.d. Design thinking.
Lavori di squadra in cui convergono competenze multidisciplinari hanno, infatti, dato vita al Legal Design.

Nell’ottica di chiarezza ed immediatezza che ci siamo prefissi, diamo, allora, schematicamente, al gentile lettore di questo articolo alcune brevi indicazioni al riguardo.
1. La definizione – “Il Legal Design è un’evoluzione nell’analisi della visualizzazione, intesa a rendere la comunicazione legale più semplice, più facile da usare, più efficace. (…) Nel realizzare questi obiettivi, il processo attraverso il quale viene creata la visualizzazione diventa importante quanto l’immagine stessa. Il “design” diventa consapevole, che significa sia un sostantivo –un’immagine per far progredire la comunicazione– sia un verbo, il processo attraverso il quale il testo o la lingua parlata viene chiarito da immagini che semplificano e integrano il linguaggio”1.

2. Lo scopo – La creazione e progettazione di un testo attraverso un approccio ed un metodo di lavoro secondo i principi del Legal design consente di creare documenti con contenuto giuridico maggiormente comprensibili ed accessibili ai destinatari finali, messi al centro del progetto secondo una visione human-centered.
Inoltre, l’applicazione del metodo offre ampie possibilità di innovazione nei processi di lavoro ed aziendali, migliorando la comunicazione e l’efficienza, da cui una indubbia creazione di valore.

3. Il nuovo contesto normativo e l’ambito di utilizzo – La legislazione più recente di matrice europea ha posto disposizioni, tra cui quelle in materia di tutela dei consumatori e di trattamento dati, che prevedono espressamente di rendere le informazioni in modo immediato e comprensibile, senza necessità di intervento di un consulente esterno.
Il Legal design si presta quindi ad essere utilizzato sia nella progettazione di norme e procedure, sia nella redazione di materiale informativo a contenuto giuridico (privacy policies, condizioni generali di vendita, policy aziendali in materia di sicurezza informatica e di prevenzione rischi sul lavoro, solo per citare alcuni esempi).
Anche nell’ambito business-to-business vi è spazio per concepire contratti formulati in maniera chiara e trasparente, ove si intenda minimizzare il rischio di incomprensioni e l’insorgere di contestazioni.

4. Il metodo di lavoro – La progettazione e redazione di un documento normativo in Legal design richiede un lavoro di squadra multidisciplinare e di confronto tra competenze in ambito giuridico-tecnico, nel campo della comunicazione e, ovviamente, della traduzione in forma grafica dei contenuti elaborati, fino ad arrivare al contesto della programmazione informatica.

5. La visualizzazione e le molteplici possibilità del Legal design – I primi passi mossi dal Legal design hanno posto l’accento sul miglioramento della visualizzazione del testo, attraverso l’utilizzo di intestazioni in grassetto, sommari, diagrammi, tabelle, volti a chiarire concetti complessi. Le ulteriori applicazioni sono giunte all’elaborazione di documenti concepiti mediante utilizzo di icone, diagrammi di flusso, schematizzazioni, time lines e molto altro.

6. Le “fucine” del Legal Design – Gli studi e le prime applicazioni strutturate del Legal design sono state curate a livello universitario in Finlandia, grazie agli interventi di Helena Haapio e Stefania Passera. Sono seguiti quindi sviluppi alla Stanford University, con la prof.ssa Margaret Hagan, Direttrice del Legal Design Lab.
Ancora, solo per citare alcuni contesti di approfondimento, è stato costituito a livello internazionale un network denominato The Legal Design Alliance in cui convergono competenze di giuristi, designers, tecnici, accademici. Tale network, oltre ad essere promotore di diverse iniziative, quali lo scambio di documenti e prototipi, ha predisposto The Legal Design Manifesto, finalizzato a far conoscere e promuovere lo sviluppo di tale metodo2.
Ancora, l’associazione internazionale IACCM International Association for Contract & Commercial Management si è rivolta a Stefania Passera e Helena Haapio per la creazione della Contract Design Pattern Library, una raccolta di linee guida, spiegazioni ed esempi finalizzata a fornire supporto e ad ampliare, attraverso il libero contributo dei partecipanti alla relativa piattaforma, nuovi metodi di approccio alla realizzazione di documenti contrattuali.

7. I prossimi eventi – Il 13 settembre 2019 si terrà ad Helsinki il Legal Design Summit, il più importante evento internazionale in materia, in cui diverse professionalità si confronteranno in un’ottica di innovazione ed ampliamento delle possibilità applicative del metodo.